martedì 28 luglio 2015

Vendere libri non è facile, ma...

Sono lieto di presentarvi alcune situazioni che normalmente si presentano al nostro stand di libri (per chi non sapesse di che cosa si parla, cliccate qui) – per riderci un po’ su!



HOMO GUARDANDUS

braccia poste rigorosamente dietro le spalle, si aggira fra i bancali dello stand come un’anima in pena, probabilmente per ingannare l’attesa mentre la partner acquista cappelli e bigiotteria negli stand limitrofi.
Al nostro cordiale saluto di benvenuto, reagisce quasi con stizza: “Stavo solo guardando, grazie.”


HOMO SFOGLIANDUS

gli esemplari di questa peculiare specie di ominide si caratterizzano per incursioni lampo allo stand, saltando di libro in libro come aquile su ignari leprotti. I libri vengono sfogliati attraverso un’applicazione magistrale del pollice e dell’indice fra la prima e la quarta di copertina, e fatti così scorrere dalla prima all’ultima pagina nello spazio di pochi secondi. Gli scienziati ritengono che ciò venga fatto nella speranza di scoprire una banconota fra le pagine. Altri studiosi egualmente illustri ritengono invece che le motivazioni alla base di questo bizzarro comportamento siano da ricondurre a una sorta di feticismo che gli “homo sfogliandus” nutrono nei confronti della carta stampata. Fatto sta che, sfogliati alcuni libri nel suddetto modo, questi ominidi riprendono il volo così leggeri com’erano venuti.


HOMO ASSIMILANDUS

è una sottocategoria dell’“homo sfogliandus” (probabilmente diramatasi dalla famiglia principale in un qualche momento tra il Mesozoico e il basso medioevo). Gli esemplari di questa specie si avvicinano furtivamente allo stand con fare indifferente, non rispondono ai convenzionali stimoli di conversazione come “buonasera”, limitandosi ad appoggiare la mano dominante sulla copertina del libro in questione. Quindi, dopo qualche secondo di intensa concentrazione, passano ad un altro testo e così via. Studi antropologici sostengono che questo particolare tipo di ominide sia in grado di assimilare e comprendere l’intera trattazione del testo per osmosi. Scientificamente le nozioni tenderanno a spostarsi da un ambiente saturo a uno non saturo. Così l’“homo assimilandus” lascerà lo stand senza comprare nulla, ma con un bagaglio culturale degno dei migliori storici.

HOMO RICCO E SOLO

sovente proprietario di uno yacht, del quale non mancherà di parlarvi durante i successivi 60 minuti, nonché di una sontuosa villa sul mare, l’esemplare di questa specie soffre di una sconfinata solitudine. È spesso accompagnato dalla consorte, anch’essa vittima di solitudine, e i due parlano coprendo l’uno la voce dell’altra, discutendo di cose completamente diverse e che ovviamente non c’entrano una beneamata m***a con i libri. Dopo essersi sfogati ben bene, finalmente tolgono il disturbo e riprendono la via del silenzio.

HOMO MEDICAMENTUS (aggiornamento datato 11.07.2016)

compare improvvisamente e sempre da solo. Osserva i libri con aria quasi sofferente, li tocca li apre. Poi quando pensa che nessuno lo stia guardando affetta un libro lo apre al centro e ci ficca la faccia dentro emettendo una sonora sniffata. Velocemente scompare così come è arrivato...

HOMO CE-LI-HO-TUTTI

avvicinatosi allo stand, esordisce con: “Questo ce l’ho già, anche questo”. Forse un nostalgico delle vecchie figurine Panini? Interrogato sull’argomento trattato dal libro che afferma di possedere, tergiversa, suda freddo e si allontana.

HOMO CERCAVO-PROPRIO-UN-LIBRO-IN-PARTICOLARE

afferma: “Cerco l’ultimo libro di quell’autore lì, come si chiama… quello con la copertina blu, anzi gialla, anzi rossa, con il titolo maculato, anzi, a pois. Ce l’ha?” – E quando, miracolosamente, l’addetto allo stand riesce ad interpretare le parole sconnesse dell’ominide e a trovare l’esatto libro cui si riferiva, questi si defila con una scusa, lasciando l’addetto da solo con i suoi “perché”.

E finalmente… rullo di tamburo…

HOMO COMPRANDUS

Tipo A) è un sincero amante della letteratura, intratterrà l’addetto allo stand in una conversazione interessante che arricchirà entrambi e alla fine della quale acquisterà uno o più libri. Decisamente il tipo che preferiamo!

Tipo B) si avvicina furtivamente, risponde con un vago cenno del capo al vostro saluto, prende il libro che gli interessa e, senza neppure chiedervi il prezzo, vi dice: “Questo.”

Insomma, vendere libri non è facile, ma talvolta riserva piacevoli incontri e scoperte. Di sicuro, poi, si viene in contatto con diversi tipi di persone e l'esperienza finirà per arricchirvi e moltissimo.

Quindi, se state riflettendo sull'idea di vendere libri di esordienti come ambulante, non fatelo! Scherzo... tenete però bene a mente che: non vi arricchirete, e ci pagherete a malapena le spese; di sicuro, però, se amate vivere di libri e se non avete problemi a interagire con un pubblico eterogeneo come quello di una qualsiasi piazza italiana, vi divertirete e parecchio.

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