Sono lieto di
presentarvi alcune situazioni che normalmente si presentano al nostro stand di
libri (per chi non sapesse di che cosa si parla, cliccate qui) – per riderci un po’ su!
HOMO GUARDANDUS
braccia poste
rigorosamente dietro le spalle, si aggira fra i bancali dello stand come
un’anima in pena, probabilmente per ingannare l’attesa mentre la partner acquista
cappelli e bigiotteria negli stand limitrofi.
Al nostro cordiale saluto
di benvenuto, reagisce quasi con stizza: “Stavo solo guardando, grazie.”
HOMO SFOGLIANDUS
gli esemplari di
questa peculiare specie di ominide si caratterizzano per incursioni lampo allo
stand, saltando di libro in libro come aquile su ignari leprotti. I libri
vengono sfogliati attraverso un’applicazione magistrale del pollice e
dell’indice fra la prima e la quarta di copertina, e fatti così scorrere dalla
prima all’ultima pagina nello spazio di pochi secondi. Gli scienziati ritengono
che ciò venga fatto nella speranza di scoprire una banconota fra le pagine.
Altri studiosi egualmente illustri ritengono invece che le motivazioni alla
base di questo bizzarro comportamento siano da ricondurre a una sorta di
feticismo che gli “homo sfogliandus” nutrono nei confronti della carta
stampata. Fatto sta che, sfogliati alcuni libri nel suddetto modo, questi
ominidi riprendono il volo così leggeri com’erano venuti.
HOMO
ASSIMILANDUS
è
una sottocategoria dell’“homo sfogliandus” (probabilmente diramatasi dalla
famiglia principale in un qualche momento tra il Mesozoico e il basso
medioevo). Gli esemplari di questa specie si avvicinano furtivamente allo stand
con fare indifferente, non rispondono ai convenzionali stimoli di conversazione
come “buonasera”, limitandosi ad appoggiare la mano dominante sulla copertina
del libro in questione. Quindi, dopo qualche secondo di intensa concentrazione,
passano ad un altro testo e così via. Studi antropologici sostengono che questo
particolare tipo di ominide sia in grado di assimilare e comprendere l’intera
trattazione del testo per osmosi. Scientificamente le nozioni tenderanno a
spostarsi da un ambiente saturo a uno non saturo. Così l’“homo assimilandus”
lascerà lo stand senza comprare nulla, ma con un bagaglio culturale degno dei
migliori storici.
HOMO RICCO E SOLO
sovente proprietario
di uno yacht, del quale non mancherà di parlarvi durante i successivi 60
minuti, nonché di una sontuosa villa sul mare, l’esemplare di questa specie
soffre di una sconfinata solitudine. È spesso accompagnato dalla consorte,
anch’essa vittima di solitudine, e i due parlano coprendo l’uno la voce
dell’altra, discutendo di cose completamente diverse e che ovviamente non
c’entrano una beneamata m***a con i libri. Dopo essersi sfogati ben bene,
finalmente tolgono il disturbo e riprendono la via del silenzio.
HOMO MEDICAMENTUS (aggiornamento datato 11.07.2016)
compare improvvisamente e sempre da solo. Osserva i libri con aria quasi sofferente, li tocca li apre. Poi quando pensa che nessuno lo stia guardando affetta un libro lo apre al centro e ci ficca la faccia dentro emettendo una sonora sniffata. Velocemente scompare così come è arrivato...
HOMO MEDICAMENTUS (aggiornamento datato 11.07.2016)
compare improvvisamente e sempre da solo. Osserva i libri con aria quasi sofferente, li tocca li apre. Poi quando pensa che nessuno lo stia guardando affetta un libro lo apre al centro e ci ficca la faccia dentro emettendo una sonora sniffata. Velocemente scompare così come è arrivato...
HOMO CE-LI-HO-TUTTI
avvicinatosi allo
stand, esordisce con: “Questo ce l’ho già, anche questo”. Forse un nostalgico
delle vecchie figurine Panini? Interrogato sull’argomento trattato dal libro
che afferma di possedere, tergiversa, suda freddo e si allontana.
HOMO CERCAVO-PROPRIO-UN-LIBRO-IN-PARTICOLARE
afferma: “Cerco
l’ultimo libro di quell’autore lì, come si chiama… quello con la copertina blu,
anzi gialla, anzi rossa, con il titolo maculato, anzi, a pois. Ce l’ha?” – E
quando, miracolosamente, l’addetto allo stand riesce ad interpretare le parole
sconnesse dell’ominide e a trovare l’esatto libro cui si riferiva, questi si
defila con una scusa, lasciando l’addetto da solo con i suoi “perché”.
E finalmente… rullo
di tamburo…
HOMO COMPRANDUS
Tipo A) è un sincero
amante della letteratura, intratterrà l’addetto allo stand in una conversazione
interessante che arricchirà entrambi e alla fine della quale acquisterà uno o
più libri. Decisamente il tipo che preferiamo!
Tipo B) si avvicina
furtivamente, risponde con un vago cenno del capo al vostro saluto, prende il
libro che gli interessa e, senza neppure chiedervi il prezzo, vi dice: “Questo.”
Insomma, vendere libri non è facile, ma talvolta riserva piacevoli incontri e scoperte. Di sicuro, poi, si viene in contatto con diversi tipi di persone e l'esperienza finirà per arricchirvi e moltissimo.
Quindi, se state riflettendo sull'idea di vendere libri di esordienti come ambulante, non fatelo! Scherzo... tenete però bene a mente che: non vi arricchirete, e ci pagherete a malapena le spese; di sicuro, però, se amate vivere di libri e se non avete problemi a interagire con un pubblico eterogeneo come quello di una qualsiasi piazza italiana, vi divertirete e parecchio.
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