Ribollirà d’odio
il male fecondo.
Suo, il seno
grosso e flaccido
da cui berremo avidamente
il nauseante
latte della perdizione
e noi folli, resi ciechi
dal desiderio.
Dove hai partorito?
Nell’antro vasto
che non conosce l’eco
del vagito
e dissimula la vita.
Hai divorato il poco
rimasto
per nutrirti
ancora d’odio,
ancora.
L’ingrossarsi
del tuo ventre
è l’ultimo tumulto,
trascinerà
tutti noi nel buio.
di Jason R. Forbus
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