In questi giorni di permanenza forzata a casa, ho tirato fuori dal cassetto dei cimeli il libretto di arruolamento del mio avo, Thomas Forbus, che servì nella Legione di Hilliard (Stato di Alabama) dell'esercito Confederato.
Servì durante l'intera Guerra Civile Americana e in numerose battaglie, sopravvivendo miracolosamente alle munizioni sempre più scarse, alla mancanza di scarpe, a una uniforme lacera. Di contro gli yankee, dopo un iniziale periodo di assestamento, poterono attingere a tutta la forza della loro industria e ai nuovi immigrati irlandesi, italiani e polacchi che, al loro arrivo a New York, venivano subito arruolati con le buone o con le cattive.
A guerra ultimata, con le sue brave ferite e i suoi traumi, fece ritorno a casa.
Per molte persone, in parte anche per lo stesso Abraham Lincoln, la Guerra Civile non fu una lotta per l'emancipazione (sacrosanta!) dei neri, quanto una guerra tra il nord industriale e il sud agricolo, un conflitto tra la "vecchia" America degli stati del sud e il paese che, grazie alle nuove migrazioni, andava trasformandosi nella potenza mondiale che l'Europa avrebbe conosciuto durante la Prima, ma soprattutto la Seconda Guerra Mondiale.
Thomas sopravvisse a quella dannata guerra, arrivando a vivere fino a 78 anni, accanto sua moglie Mary Ann, coltivando quella stessa terra amata e odiata e che, alla loro morte, sarebbe stata divorata dal cemento e dall'oblio.
Thomas Forbus e Mary Ann Johnson |
Bandiera della Legione di Hilliard, Stato Confederato dell'Alabama |
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