Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito.
Gabriel García Márquez
È quanto accadde al mio antenato, George E. Forbush. Nel 1748 acquistò 587 acri sul banco settentrionale del fiume Yadkin, nei pressi di Huntsville, Carolina del Nord.
Ad accompagnarlo sua moglie Olif Ferree, nipote della coraggiosa Madame de la Warenbuer di cui ho scritto in precedenza, e la numerosa prole (tra cui John Faubus che avrebbe combattuto nel Continental Service durante la Rivoluzione Americana).
La township di Forbush, il torrente, il liceo e tante altre attività devono il nome al mio avo pioniere.
Sono passati un po' più di "cento anni di solitudine" da allora. Chissà se, in un lontanissimo futuro, un nostro discendente chiamerà una distante terra in qualche remoto angolo dell'universo con il suo nome?
E se avessi frequentato la Forbush High, forse mi sarei sentito come Marty in Ritorno al Futuro?
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