martedì 1 maggio 2012

Osan di Songtan

Le tue piste luccicano
al sole della memoria,
ma io non ti ho mai conosciuta.


Tutto in te è acuto e triangolare,
finanche il tempo.

Da te giovani ufficiali si incontrano
per contraddirsi
in una lingua vecchia che è resa nuova.

Perché rinneghi il pane
e sposi il cielo con il tuono
e sei figlia del dovere.

Osan di Songtan.

Rimbomba l'eco dell'odio oltre il confine
e i fratelli ammassano le bombe
su campi di ibisco.

I destini di noi tutti
volano su ali di acciaio
fra le nuvole di un cielo diviso.



- J.R. Forbus



2 commenti:

  1. Bellissima :) ma perché hai scritto questa poesia?

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  2. Non so... stamane, mentre ero impegnato in tutt'altre faccende, mi è balenato alla mente un nome: Songtan, Songtan. Quindi, facendo una ricerca sul web, ho scoperto che si trattava di una città della Korea del Sud, rinomata per ospitare una base aerea della NATO. Da lì, la poesia si è scritta da sé.

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