John Henry è un eroe del folklore americano, uno schiavo liberato, un operaio dalla forza e possanza leggendarie. Henry simboleggia tante cose: innanzitutto la forza di volontà di un individuo che, nato in condizioni avverse, riesce a farsi largo con il duro e onesto lavoro (l'American Dream); ma soprattutto un inno alla solidarietà operaia con un pizzico di luddismo.
Come ogni leggenda che si rispetti, anche la storia di John Henry ha il suo fondamento di verità. Nel 1870 circa, sulla tratta ferroviaria tra Chesapeake e lo stato dell'Ohio, furono introdotti i primi macchinari in grado di sostituire decine di lavoratori grazie alla forza motore. Secondo le testimonianze dell'epoca John Henry, per evitare che lui e decine di operai venissero licenziati in tronco, propose una sfida alla compagnia ferroviaria: se fosse riuscito a piantare più binari di quanto fosse riuscito a fare il macchinario in un dato lasso di tempo, la compagnia avrebbe ritirato l'annuncio di licenziamento. La sfida durò un'intera giornata. John Henry martellava senza sosta, ora anticipando il macchinario, ora finendogli dietro di qualche metro. Quando il giorno volse al tramonto, incredibilmente, Henry aveva vinto la sfida. La compagnia ritirò il licenziamento e decine di operai ebbero salvo il posto. Lo sforzo immane compiuto da Henry gli costò però la vita. Al termine della giornata lavorativa, infatti, stramazzò a letto per non rialzarsi più.
Nel 1972, a un secolo dall'evento, fu eretta una statua in onore di John Henry. Ma in realtà John Henry non è mai morto. Il suo ricordo sopravvive nelle ballate dell'America rurale, e in questa bellissima canzone di Johnny Cash.
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