Tessi la magia
intorno a te
per indossarla come una veste,
una proiezione della tua anima.
Fiera
nella tua aura luminosa
vai per il mondo
degli spiriti e degli uomini,
viandante solitaria.
Né il sole cocente
o il freddo della notte,
né lo scorpione ramingo
o il morso del serpente,
neppure il deserto
con le sue mille tempeste
potrà farti alcun male.
Pellegrina nel vento,
sicura navighi
su questo mare di sabbia;
un tesoro nascosto
ti brucia nel cuore,
lo scintillare delle stelle
ti brilla negli occhi.
O Strega delle Sabbie Eterne,
la bellezza di un miraggio
ti segue in una scia
di sogni sussurrati.
Dove ti condurranno i tuoi passi?
Alle porte di Akkad,
alle buie caverne di Yevisu,
dove?
Io ti inseguirò
come un cacciatore insegue la sua preda
di terra in terra
raccoglierò i sogni
che ti lasci dietro.
Perché tutto ciò che chiedo
all’immensità del deserto
è un granello di sabbia;
tutto ciò che chiedo
alla tempesta ruggente
è una goccia di pioggia;
tutto ciò che chiedo
a te, mia strega
è un incantesimo, un bacio senza fine
alla luce di questa
mezzaluna.
di J.R. Forbus
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