Il gioco prevedeva la pubblicazione di un indovinello, che i cercatori dovevano decifrare per individuare il luogo dove era nascosto il tesoro.
In basso sono riportati, in ordine cronologico, indovinelli, soluzioni e vincitori, con brindisi finale nella splendida cornice di Molo Santa Maria in Gaeta Medievale.
Giorno I
"Un tempo ci prendevi il treno,
oggi l'espresso:
meglio l'andare
o viaggiare con te stesso?"
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
Rita Quinzio presso il Bar Old Station |
Giorno II
Passiamo a qualcosa di decisamente più difficile:
"All'alba guardai i monti
A mezzodì colsi sulle sponde
A sera volsi a tenebra
Chiuso nella pietra
La mia casa è la terza di Gaeta."
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"All'alba guardai i monti": un tempo, quando non c'erano palazzi a ostruire la vista, guardando verso gli Aurunci da questo punto si poteva contemplare l'alba. "A mezzodì colsi sulle sponde": Le fonti tramandano che proprio in questo luogo Scipione l'Africano si dilettava a raccogliere conchiglie. "La mia casa è la terza di Gaeta" questo passaggio si riferisce al terzo sepolcro di epoca romana, in termini di grandezza, giunto ai giorni nostri dopo quelli di Planco e Atratino. In questo caso, con "casa" si intende la dimora dello spirito del luogo. Vincitrice: Sabina Mitrano
Sabina Mitrano presso il Sepolcreto Marittimo |
Giorno III
"Non un forziere
ma umile cassetta
tra le fronde attendo
il viandante senza fretta."
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
L'umile cassetta di legno custodisce grandi tesori - i libri! - per i viandanti che conoscono il valore del cammino rispetto alla corsa. Il libro era quindi nascosto presso il punto Book Crossing presso Monte Orlando Vincitore: Francesco Militano
Francesco Militano presso il punto Book Crossing a Monte Orlando |
Giorno IV
"Nella via più buia
cercami come fossi stella
la seconda a sinistra."
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"La via più buia" si riferiva a Vico "La Scurda" in Via Indipendenza che, come indica il nome. è effettivamente la stradina meno illuminata di Gaeta. Con "cercami come fossi stella / la seconda a sinistra" si invitava il cercatore a guardare in alto alla seconda grata a sinistra, dove era collocato il libro. Vincitore: Francesco Militano
Filippo Forcina presso Vico La Scurda in Via Indipendenza |
Giorno V
"Campana di terra
posta tra due mari
muta io attendo
le intrepide tue mani."
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Campana di terra" si riferiva alla sua collocazione ad altezza d'uomo. "Posta tra due mari" alla posizione, in Piazza Trieste, idealmente al centro dell'istmo che collega la penisola di Gaeta Vecchia al Borgo. "Muta io attendo", da due anni a questa parte è stata privata della catena che le conferiva dignità di campana, per via dell'abuso che di essa ne veniva fatto. La campana è un vero e proprio monumento che celebra il 150mo anniversario dell'Unità d'Italia, in cui Gaeta ha giocato ruolo da assoluta protagonista. Vincitore: Marco Vaudo
Marco Vaudo presso la Campana in Piazza Trieste, Gaeta |
Giorno VI
"Un cavaliere non teme ruggire
né antichi spettri invocare;
ha cuore saldo
e come Santo egli sale."
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
La spiegazione dell'indovinello ce la offre la simpatica pagina facebook Ap'd'Cazz, aggiudicatasi la copia. Il suo misterioso autore scrive:
Ve l'aveje ditte ije, cà avea sta a fà le buttiglije de pummadore! ...E invece steje a fa la cacciije agliu tesor annascuoste di Ali Ribelli! Il libro era nei resti del Palazzo Ducale! Gl'indizije diceje cà gliu cavalier (ije, cà só beglije comm a nu cavalier) "non teme ruggire né antichi spettri invocare" se m'arrecorde buone, gli spettri del leone in piazza commestibili proteggevano il palazzo, e comm agliu Sant, saglije le scal: me só fatte seje sett vot la salita del leone alloche affianche, só arrevate fin e ngoppe, me só fatte tutte glije Sante nfaccije gliu mure, e ne só truate nu caspete: sol munnezz e merd de jatte. Allore so lette la cartellette degliu palazze: chelle jè la "Torre di Giovanni", San Giuanne jè sagliut direttament in ciele quanne jè muorte, só viste le rare e só sagliute pur'ije comm'a San Giuanne! Jè vere: sò carute nu pare de vot de musse nderre, ma alla fin stracque, e strutte, e cugliu c%glije dutte, só truate gliu libre! "Cuore Saldo" jè pcchè teneje paure, cà gliu palazze jeje tutte varate, ma alla fine nun me jè carute nient accuoglije! Me só fatte larde e 'nzogne, chelle sì: ma só arrevate sane alla cas! E cheste jè la conferme cà ciente cristiane de Gaeta Vecchije, nun fanne nu burchicijane zappatore comm a mè! V'aggia mparà e v'aggia perd! P.S. Ammetto di aver trovato subito il tesoro nascosto! Ma vedervi cercare è stato troppo divertente: il vero premio è la scoperta di Gaeta! Dunque non crucciatevi: siamo tutti vincitori! (nun ve ncazzite: come ho scritto nei commenti ho avuto altre motivazioni per non essermi fatto vivo prima! 😅) (Taggate nei commenti l'organizzatore del gioco, perché non riesco a taggarlo, o al massimo condividete il post, così può leggerlo!) Mò però ve glije faccije ije gl'indovinelle: chi cap'd'cazz jè Ap'd'cazz?? Voglije propete verè chi risponn! ...Aeeeeeeeeeeee!! 😁😁
Il misterioso autore della pagina facebook Ap'd'Cazz presso le rovine del Palazzo Ducale di Gaeta |
Giorno VII
"Concerti, parate
tante auto parcheggiate
per me, in fondo
non è cambiato niente
resto di Gaeta
el único Presidente."
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Concerti, parate / tante auto parcheggiate" si riferiva al piazzale antistante il Comune dove in inverno ed estate si svolgono eventi canori e ludici. "Resto di Gaeta / el único Presidente", con chiaro rimando alla lingua spagnola, non poteva che riferirsi al busto di Benito Cetrulo Nardone, presidente del Consiglio Nazionale di Governo dell'Uruguay dal 1º marzo 1960 al 1º marzo 1961, carica equivalente a quella di Presidente della Repubblica. Benito, come suggerisce il suo cognome, era figlio di Nicola Antonio Nardone, un modesto immigrante di Gaeta. Pensate alla straordinaria forza di questo giovane che, nonostante le umili origini, riuscì ad ascendere alla carica più prestigiosa del Paese. Vincitore: Markus Cloro
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Del cappellano" si riferiva a Piazza Vincent Robert Capodanno, intitolata all'omonimo cappellano militare statunitense di origini gaetane. Capodanno fu ucciso in azione in Vietnam mentre serviva come cappellano della US Navy. Fu insignito della più alta decorazione militare americana, la Medal of Honor, per azioni eroiche compiute oltre la "call of duty". La Chiesa cattolica lo ha dichiarato Servo di Dio, il primo dei quattro stadi verso la possibile santità. "Sono insolito sacrestano" si riferiva ad Antonio Sinopoli, in qualche modo custode e cicerone della piazza nei cui pressi gestisce un banco frutta. "Mai in guerra / sempre in pace / chiedimi quello che ti piace" si riferiva appunto al banco frutta, dove si celava il tesoro: al cercatore bastava chiedere... il frutto desiderato.
Indizio: il grifone è licenza poetica a un ben noto simbolo.
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Sulla soglia": per esteso, soglia indica anche il limite di una porta. La porta in questione era "del mare", quindi la porta del campo sportivo di San Carlo, lato mare. "La giostra" poteva indicare sia il piccolo parco giochi nei pressi che, appunto, il campo sportivo a intendere gioco, svago. Il "campione" si riferiva all'atleta calciatore. "All'ombra del grifone": come indicato dall'indizio posto sotto l'indovinello, il grifone era una licenza poetica riferita al disegno del cane a sei zampe sputa-fuoco, famosissimo logo dell'Agip, nei pressi del campo sportivo. Vincitrice: Roberta Paolino
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Nascosta da un vecchio amico / ma io sono pur più vecchia": si riferiva alla colonna al centro del giardino panoramico nei pressi della Cattedrale. La sommità della colonna, infatti, è occultata dalle fronde di un albero poco distante. E sotto quelle fronde si nascondeva il tesoro. Qui era importante tenere a mente il genere maschile dell'albero (il vecchio amico) e femminile della colonna (ma io sono pur più vecchia). "Il nostro destino / è lo stesso orizzonte / ogni mattino" si riferiva alla staticità dei protagonisti dell'indovinello che, di conseguenza, si trasmetteva al panorama particolarmente immobile che chi frequenta questi giardini conosce. Vincitore: Gianluca Urso
"Concerti, parate / tante auto parcheggiate" si riferiva al piazzale antistante il Comune dove in inverno ed estate si svolgono eventi canori e ludici. "Resto di Gaeta / el único Presidente", con chiaro rimando alla lingua spagnola, non poteva che riferirsi al busto di Benito Cetrulo Nardone, presidente del Consiglio Nazionale di Governo dell'Uruguay dal 1º marzo 1960 al 1º marzo 1961, carica equivalente a quella di Presidente della Repubblica. Benito, come suggerisce il suo cognome, era figlio di Nicola Antonio Nardone, un modesto immigrante di Gaeta. Pensate alla straordinaria forza di questo giovane che, nonostante le umili origini, riuscì ad ascendere alla carica più prestigiosa del Paese. Vincitore: Markus Cloro
L'utente facebook Markus Kloro ai piedi del busto di Benito Cetrulo Nardone |
Giorno VIII
"Del cappellano
sono insolito sacrestano
mai in guerra, sempre in pace
chiedimi quello che ti piace."
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Del cappellano" si riferiva a Piazza Vincent Robert Capodanno, intitolata all'omonimo cappellano militare statunitense di origini gaetane. Capodanno fu ucciso in azione in Vietnam mentre serviva come cappellano della US Navy. Fu insignito della più alta decorazione militare americana, la Medal of Honor, per azioni eroiche compiute oltre la "call of duty". La Chiesa cattolica lo ha dichiarato Servo di Dio, il primo dei quattro stadi verso la possibile santità. "Sono insolito sacrestano" si riferiva ad Antonio Sinopoli, in qualche modo custode e cicerone della piazza nei cui pressi gestisce un banco frutta. "Mai in guerra / sempre in pace / chiedimi quello che ti piace" si riferiva appunto al banco frutta, dove si celava il tesoro: al cercatore bastava chiedere... il frutto desiderato.
Erasmo Fedele presso il banco frutta di Antonio Sinopoli in Via Indipendenza, Gaeta |
Giorno IX
"Sulla soglia del mare
son qui a ricordare
la giostra e il suo campione
all'ombra del grifone."
Indizio: il grifone è licenza poetica a un ben noto simbolo.
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Sulla soglia": per esteso, soglia indica anche il limite di una porta. La porta in questione era "del mare", quindi la porta del campo sportivo di San Carlo, lato mare. "La giostra" poteva indicare sia il piccolo parco giochi nei pressi che, appunto, il campo sportivo a intendere gioco, svago. Il "campione" si riferiva all'atleta calciatore. "All'ombra del grifone": come indicato dall'indizio posto sotto l'indovinello, il grifone era una licenza poetica riferita al disegno del cane a sei zampe sputa-fuoco, famosissimo logo dell'Agip, nei pressi del campo sportivo. Vincitrice: Roberta Paolino
Roberta Paolino presso il campo di San Carlo |
Giorno X
"Nascosta da un vecchio amico,
ma io sono pur più vecchia.
Il nostro destino
è lo stesso orizzonte ogni mattino."
Indizio: sono in un giardino
Provate a indovinare prima di leggere la soluzione...
"Nascosta da un vecchio amico / ma io sono pur più vecchia": si riferiva alla colonna al centro del giardino panoramico nei pressi della Cattedrale. La sommità della colonna, infatti, è occultata dalle fronde di un albero poco distante. E sotto quelle fronde si nascondeva il tesoro. Qui era importante tenere a mente il genere maschile dell'albero (il vecchio amico) e femminile della colonna (ma io sono pur più vecchia). "Il nostro destino / è lo stesso orizzonte / ogni mattino" si riferiva alla staticità dei protagonisti dell'indovinello che, di conseguenza, si trasmetteva al panorama particolarmente immobile che chi frequenta questi giardini conosce. Vincitore: Gianluca Urso
Gianluca Urso presso i giardini della Cattedrale di Sant'Erasmo |
E per concludere...
un brindisi offerto dalla Casa Vinicola Ciccariello
presso Molo Santa Maria a Gaeta Vecchia!
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