venerdì 3 gennaio 2020

Eternità

L'edificio alle mie spalle è il mausoleo romano di Lucio Munazio Planco. Nei secoli è stato una tomba monumentale, torre di avvistamento e stazione del telegrafo, oggi è un piccolo museo. La pietra e l'ingegno dell'uomo si modellano nei secoli. E così la parola.
Tra un secolo cosa ne sarà di me? Forse un nome, forse una poesia o uno stralcio di racconto. E tra 1000, 10000 anni? E tra un'eternità?
Se è vero che nulla realmente si distrugge e tutto si trasforma, mi piace pensare che la parola, i sogni, i sospiri, le risate e le lacrime che da essa scaturiscono continueranno a vivere come atomi, note invisibili di una canzone che per sempre riecheggerà nell'universo, anche quando sarà una desolazione buia e sconfinata, nelle sue tenebre brilleranno le invisibili stelle di una sinfonia davvero completa e perfetta.
Buon Anno a tutti voi, nella bellezza e nel mistero.

Jason R. Forbus presso il Mausoleo di Lucio Munazio Planco
1 gennaio 2020

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