giovedì 31 gennaio 2019

Vichinghi a Roma (o quasi)

Lo sapevate che, nei loro viaggi, i vichinghi si spinsero fin nel Mediterraneo?
Björn "Fianco di Ferro", grande navigatore e capitano, visse nel IX secolo dC: in piena era vichinga. Tra l'859 e l'861, stanco di razziare città e villaggi già depredati, decise di spingersi verso nuovi lidi.
Iniziò saccheggiando la costa iberica da dove riuscì a oltrepassare lo Stretto di Gibilterra. Da qui, la sua flotta risalì la costa verso il sud della Francia prima di approdare in Italia e razziare la fiera città di Pisa.
La sua spedizione perse in tutto 42 navi sotto i colpi delle catapulte andaluse e bizantine ma, a conti fatti, fu un grande successo: l’oro, le spezie, le donne e il sole del sud gonfiarono le vele delle lunghe navi e dei loro cuori tanto da indurli a guardare verso Roma.
Un fedele di Björn, Hastein, propose al capitano di farsi imperatore. Il vichingo ci bevve su e si disse: perché no? Cosa impedisce a me, Björn Ironside, figlio di Ragnar Lodbrok, di diventare imperatore d'occidente?
Il mattino dopo sbarcarono a terra con armi e provviste per marciare alla volta di Luni, un pittoresco borgo in provincia di La Spezia, credendo - erroneamente - che fosse Roma.
Per penetrare le mura di Luni escogitarono un piano piuttosto complicato: Hastein inviò un messaggio al vescovo per riferirgli che, essendo in procinto di morire, desiderava battezzarsi ed essere sepolto in un terreno consacrato. Fu quindi condotto nella cappella cittadina con una piccola guardia d'onore... al momento propizio, Hastein saltò giù dalla barella sorprendendo gli sconcertati chierici e spalancando le porte della città per permettere ai suoi compagni d’arme di entrare.
Fu un grande saccheggio e Björn, potete scommetterci, visse una lunga e indimenticabile notte da imperatore dei romani...
Passata la sbornia e resosi conto dell’errore in cui erano incappati, i vichinghi tolsero il disturbo: era ora di salpare verso casa, al nord, dove lo attendevano nuove conquiste.

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