E d’innamorarmi del famoso chitarrista giapponese, Akira Ozimoto.
Avevamo scambiato due chiacchiere in un bar la sera prima, un bicchiere di troppo ed eravamo finiti a letto.
Tra noi le cose non sono mai decollate. Io d’italica misura, lui giapponese squadrato: altro che pesce palla!
Un triste mattino prese il volo abboccando all’amo di un pescatore di Cosenza.
Tempo dopo mi spedì una cartolina: non se la passava affatto male. Lavorava in un Sushi-Bar, dove aveva tutta la soia che si potesse desiderare. E io, verde d’invidia.
di Jason R. Forbus
pubblicato su microtales.org
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