Nell’era della grande comunicazione mediale, della televisione e di internet, l’informazione non è ancora alla portata di tutti. Il dominio di spettacoli populisti e diseducativi è ormai indiscusso. Si fa di tutto per ritagliare un posto sempre più striminzito all’informazione che, stretta nella morsa di telegiornali-caricatura e reality show, è obbligata per forza di cose a rifugiarsi sul web. Eppure, una grossa fetta della popolazione ancora non possiede un computer, figurarsi il collegamento internet.
È inevitabile, dunque, che l’Informazione con la “I” maiuscola, il genere di notizia che non segue sensazionalismi ma si pone al servizio esclusivo del cittadino, si allontani dai cittadini meno abbienti e torni a essere un privilegio di pochi. Paradossalmente, in quest’epoca di massima espansione del settore delle telecomunicazioni, l’Italia gioca al gambero e ritorna negli anni ’50. I signori che tirano i fili di questo Paese a destra, al centro e a sinistra, ci costringono a un’informazione piatta, falsata, in bianco e nero.
Occorrerebbe innanzitutto risolvere la crisi dell’informazione che da anni attanaglia il belpaese. Ma coloro che si aspettano interventi dall’alto per ristabilire saldamente il primato dell’informazione, aspettano invano.
Spesso procedere per piccoli passi conduce molto lontano. L’Italia è nata a piccoli passi, l’Italia è risorta nel dopoguerra a piccoli passi. Dice il detto: “chi va piano va sano e va lontano.” Ed è questo lo spirito che ha permesso a Tele Monte Orlando (TMO) di assumere un ruolo significativo per la maggioranza dei cittadini di Gaeta.
TMO, logo |
La telestreet – che è nata, fra gli altri, grazie al contributo dell’assessore Antonio Ciano (l’autore de “I Savoia e il massacro del sud”) –, basa la sua programmazione sul diritto all’informazione. Certo, si tratta di piccole cose ma siate pur certi che una buona percentuale degli eventi socio-culturali promossi a Gaeta e dintorni non sfuggono all’occhio attento delle telecamere di TMO. Una televisione al completo servizio dei cittadini è dunque possibile, anzi, è un traguardo necessario per un Paese che vuole definirsi democratico.
Ad alcuni la democrazia e la verità fanno paura. TMO è stata vittima, in passato, di diversi tentativi di sabotaggio, tutti fortunatamente sventati. Se si pensa, poi, che gli operatori di TMO offrono un servizio senza alcun contributo statale e, spesso, rimettendoci di tasca propria, intendiamo il grande senso civico legato a questa lodevole iniziativa.
Dal 14 febbraio 2011, TMO ha superato i confini di Gaeta – dove, del resto, ha la sua sede amministrativa – ed è approdata sul digitale terrestre. Il sogno, naturalmente, è di realizzare una televisione qualificata ed accessibile a tutti i cittadini del Golfo di Gaeta, grazie alla quale sarà possibile mantenersi aggiornati in linea diretta sugli eventi del nostro territorio. Una televisione della gente e per la gente non può che condurre a risultati straordinari. Per quanto mi riguarda, sento il bisogno di esprimere il mio “in bocca a lupo” a Tele Monte Orlando, augurandomi che continui sulla buona strada intrapresa finora.
Jason R. Forbus
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