Risalendo lungo l'antico tratturo romano che conduce, dalla strada industriale, al Cisternone Romano di San Vitale, l'occhio attento noterà una grande struttura in rovina.
Continuando lungo il sentiero per un tratto e districandosi tra rovi e sterpaglie cresciuti tra i muri a secco in rovina, il camminatore prima costeggerà il crinale della collina per poi discenderlo, agevolmente, e imboccare un tratto ombreggiato e che meglio conserva l'assetto dell'antica via.
A questo punto il sentiero risale verso la collina sulla quale è sita la struttura che abbiamo notato all'inizio della nostra passeggiata. Dal basso, trovandocela di fronte, notiamo facilmente resti di opera poligonale alla base di quello che doveva essere parte di una muraglia esterna di cinta.
Che segue con tratti rimanenti e disseminati lungo il perimetro della struttura.
La presenza di un forno utilizzato ancora in tempi recenti lascia intuire che il sito sia stato utilizzato, nei secoli più recenti, come ricovero per contadini e pastori. In particolare, la presenza di una vasca da bagno a ridosso della struttura più piccola non lascia dubbi in merito.
Secondo le testimonianze raccolte e le indagini condotte dall'ing. Pasquale Fantasia, la struttura potrebbe essere un'antica cisterna. La tradizione contadina dell'area vorrebbe la struttura utilizzata come eremo collegato al più ampio complesso della grangia medievale nei pressi del cisternone romano e dell'area archeologica che lo circonda.
Note per il camminatore:
Terre arse e riarse, che peccato. La piaga degli incendi attanaglia purtroppo il nostro territorio, come descritto in questo libro. Ciononostante la macchia mediterranea, in primavera, si presenta su queste colline in tutta la sua rigogliosa e colorata bellezza. Durante il cammino, nel tratto ombreggiato del sentiero e ai margini delle macere, spuntavano in abbondanza asparagine. Ho avuto modo di apprezzare la presenza di tassi e cinghiali nell'area, addirittura con quest'ultimo ho avuto un incontro ravvicinatissimo - finito bene, per fortuna - già nei pressi del cisternone, in pieno giorno e poco lontano dalla strada industriale. L'ennesima prova, come se ancora ve ne fosse bisogno, di come sia utile e importante creare dei safe corridors per la nostra fauna, troppo spesso vittima di autoveicoli.
La passeggiata dura circa un'ora a salire e una a scendere. È di facile difficoltà ma attenzione a non perdere il sentiero.
Per maggiori informazioni sui tesori nascosti - siti archeologici e di rilevanza storica - abbandonati nelle campagne gaetane, consultare il libro Tesori nascosti a Gaeta.
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