lunedì 6 ottobre 2014

Ho detto Addio


illustrazione di Aurora Rah Braga
https://www.facebook.com/AuroraBraga.ComicsIllustration
Il cieco aedo narrò che Ulisse non bevve del vino offertogli da Circe.
Omero mentì per salvare la ragione degli uomini e condannarli al progresso.
E sui lidi un tempo infestati dai Lestrigoni, la strega ancora attende che il sole torni ad albeggiare…

Ulisse:

Ho detto addio, Circe
alle tue braccia
che tanto ho amato
in quelle notti
tinte di colpevolezza

ai tuoi baci
che ancor mi inseguono
fra questi aspri monti
ove scopro il ristoro
di segrete sorgenti

alle tue parole
malie di un’epoca antica
che sembrano sedurre
le acque di questo golfo
da cui pur salpo

solo
perché solitaria è la mia ragione
naufraga di sogni
nell’abbandonare
i dolci tuoi lidi.

Circe:

Ho detto addio, Ulisse
al tuo cipiglio
che tanto ho amato
in quei giorni
pieni di luce

al tuo ingegno
che non trovava ristoro
all’ombra del bosco
e costruiva cavalli
per assediare il mio cuore

al tuo sguardo
che esplorava le baie
del mio corpo
eterno avventuriero
salpare dovevi

lasciandomi sola
perché solitaria è la mia speranza
su questa baia dorata
dove cambierò mille volti e per mille e più anni
ingannerò il tempo, mentendo a me stessa.

L’incantesimo
del nostro attimo sospeso
vivrà per sempre
come l’onda
che perenne ritorna.


di Jason R. Forbus
(prima classificata sez. poesia, Premio Dragut, III Edizione)

I luoghi raccontati in questa poesia... vedere per credere: il meraviglioso scatto di Danila Carrassi:

Sant'Anastasia, Fondi, con Circeo sullo sfondo


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