Ho danzato con Fiamma
sulla sabbia;
lei non baciava, anzi,
bruciava.
Al calare della notte
si è però avvicinata a scaldarmi
per svanire chissà dove
al sorgere dell’alba.
Poi è venuta Aria
che mi ha sollevato da terra
e mi ha portato
nel cielo terso dei suoi occhi.
Quando il vento è cambiato
lei è volata via
lasciandomi l’autunno,
con le sue foglie e i suoi sogni
infranti.
Con Acqua, invece,
ho nuotato senza sosta
nelle acque più calde ed azzurre
e in quelle più fredde ed oscure.
Ma dal fiume al mare
è lunga la strada;
a me è mancato il fiato
e ho smesso di nuotare.
E così ho conosciuto Terra.
Lei pensa a lungo prima di parlare
ma quando lo fa
arriva dritto al cuore.
Di lei amo l’abbraccio:
mi avvolge dalla testa ai piedi,
mi fa chiudere gli occhi e riposare
promettendo che insieme
per sempre potremo sognare.
di J.R. Forbus
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