sabato 9 luglio 2011

Le porto con me


Con voracità mi sono nutrito del mondo,
un morso alla volta
prima di inghiottirlo fino in fondo.

Talune terre non ho ben digerito,
mentre altre a questo cuore
come querce hanno attecchito.

E così le porto nei miei viaggi;
quella parola appena scambiata,
e quella carezza mai data,
sì, le rivedo nei miei passi.

Se mi domandi, straniero,
perché non rivolgo gli occhi al cielo
è perché ho tanto vissuto questa terra
che mi piace posare lo sguardo su ogni filo d’erba.

No, non vi ho dimenticato,
luccicanti stelle
ma voi lassù nel cielo,
per me siete eterne.

Allora pazientate ancora un po’,
un ultimo viaggio per mare
un ultimo bacio alla mia donna
e vi prometto,
con questo cuore che porto in petto:

libererò l’anima da questa prigione,
e con voi la farò brillare
oltre il confine del cosmo,
oltre la coscienza mortale.


di Jason R. Forbus

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